Cronologia

  • 24
      giugno 1878

    24 giugno 1878 - Nascita di Carlo Angelo Sonzini

    I Genitori di Monsignor Carlo SonziniCarlo Angelo Sonzini nasce il 24 giugno 1878 a Malnate, quinto e ultimo figlio di Carolina Buzzi e di Giuseppe Sonzini, benestanti titolari di alcune attività commerciali.

     

  • 1894
      1897

    1894-1897 - Frequenta il Seminario Liceale a Monza

    Beato Luigi TalamoniFrequenta a Monza il seminario liceale arcivescovile. Segue le lezioni di lettere e di storia politica di don Luigi Talamoni (nel ritratto a destra), straordinario sacerdote monzese particolarmente attento a promuovere l’impegno nello studio e la preparazione culturale dei futuri sacerdoti come risposta tangibile al tentativo di emarginazione del clero dalla vita civile.

     

  • 1898
      1900

    1898-1900 - IN SEMINARIO A MILANO

    Seminario Arcivescovile di MilanoCompleta la formazione sacerdotale presso il Seminario Teologico Maggiore di Milano. È contemporaneamente prefetto del Collegio “San Carlo” di corso Magenta, poi del Collegio “San Martino” interno al Seminario di Seveso.

    Frequenta le lezioni di sociologia cristiana di don Carlo Dalmazio Minoretti, autorevole portavoce degli studi cattolici in campo sociale. Don Minoretti è nominato nel 1900 direttore dei cappellani del lavoro.

  • Settembre
      1901

    Settembre 1901 - AD ARONA

    Nel settembre dello stesso anno, don Carlo è assegnato al Collegio Arcivescovile “De Filippi” di Arona, dove sarà insegnante di religione e secondo vicerettore.
    La foto in basso, scattata nell’Anno Accademico 1903-1904, ritrae il gruppo dei Superiori e dei Docenti del Collegio De Filippi. Don Carlo Sonzini è l’ultimo in alto a destra.

    Arona. Il Corpo Docente del Seminario Arciverscovile, circa 1904

  • 1
      giugno 1901

    1 giugno 1901 - ORDINAZIONE SACERDOTALE

    Il 1 giugno 1901 è ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dal Cardinale Andrea Carlo Ferrari.

    Duomo di Milano, circa 1880.

  • 2
      giugno 1901

    2 giugno 1901 - LA PRIMA MESSA

    Milano, Santa Maria della Vittoria, primo Novecento.Il 2 giugno 1901, don Carlo Sonzini celebra la sua prima Messa in Santa Maria della Vittoria, a Milano.
    La chiesa, che sorge in Via De Amicis, è oggi una chiesa ortodossa (nella cartolina a fianco, come si presentava ai primi del Novecento).

    Al giovane don Sonzini viene assegnato un incarico provvisorio di coadiutore a Dorio, un paesino sulla sponda “ambrosiana” del Lago di Como. In seguito viene destinato nel borgo di San Dalmazio, vicino a Saronno.

  • 9
      gennaio 1902

    9 gennaio 1902 - ENTRA NEGLI OBLATI

    Durante la permanenza ad Arona, don Carlo entra a far parte della Congregazione degli Oblati di Sant’Ambrogio e Carlo – una delle quattro famiglie degli Oblati fondati da San Carlo Borromeo nel 1578. Gli Oblati offrono la propria vita a Cristo e alla Chiesa – in particolare a quella locale dell’Arcidiocesi di Milano, rappresentata dall’arcivescovo. Il legame con il vescovo, rappresentato dal voto di obbedienza, pone i padri Oblati a condividere l’ansia pastorale sull’intera diocesi e non solo su una porzione come tutti gli altri sacerdoti diocesani.

    La domanda di don Carlo è accolta il 9 gennaio 1902: a partire da quella data, don Carlo farà sempre precedere la propria firma dalla sigla O.SS.C.A.

    Milano - Chiesa di Santa Maria Maddalena in San Sepolcro - 1903

    Nella foto, datata 1903, la chiesa di Santa Maria Maddalena in Santo Sepolcro a Milano, sede diocesana degli Oblati.

     

  • Settembre
      1908

    Settembre 1908 - A SEVESO

    Immagine giovanile di don Carlo SonziniViene trasferito, sempre come insegnante di religione e vicerettore, al Seminario ginnasiale di Seveso. Nella sua opera si ispira apertamente al metodo educativo di don Giovanni Bosco. Oltre a tenere con i suoi allievi rapporti estremamente familiari, egli cerca di predisporre anche strumenti didattici più adeguati alle loro capacità di comprensione.

    Scrive una Storia dell’Antico Testamento in due fascicoli che gli merita gli elogi dell’Arcivescovo e della rivista dei Gesuiti, Civiltà Cattolica.

  • Ottobre
      1913

    Ottobre 1913 - CANONICO TEOLOGO COADIUTORE A VARESE

    Varese - il Campanile di San Vittore nel 1910Viene nominato canonico teologo coadiutore della Basilica di San Vittore a Varese.
    In attesa del trasferimento, che sarà operativo dal 1° gennaio 1914, l’Arcivescovo lo invita a prendere parte alle riunioni che si tengono in città per la fondazione di un nuovo periodico cattolico. Fino a quel momento, la stampa cattolica aveva dato alla luce diversi fogli, nessuno dei quali era riuscito ad imporsi come strumento autorevole e diffuso su tutto il territorio locale.

    Nella foto: una cartolina del 1910 raffigurante il campanile della Basilica di San Vittore.

  • 6
      Gennaio 1914

    6 Gennaio 1914 - ESCE IL PRIMO NUMERO DEL «LUCE!»

    Esce il primo numero del Luce!.
    Il nuovo giornale è diretto da cinque sacerdoti: don Carlo Rudoni, don Federico Ghisolfi, don Carlo Gorla, don Pietro Manusardi e don Carlo Sonzini.

  • 5
      marzo 1914

    5 marzo 1914 - APRE LA SCUOLA SUPERIORE DI RELIGIONE PER SIGNORE E SIGNORINE

    Nasce a Varese, presso il Collegio Femminile di S. Ambrogio, la Scuola Superiore di Religione per Signore e Signorine. Vi aderiscono da subito un centinaio di ragazze delle migliori famiglie della città. Don Sonzini tiene settimanalmente una lezione di un’ora; lezione che è rivolta sia alle uditrici sia alle ragazze che scelgono di affrontare le impegnative prove scritte di fine anno.

     

    «Non dimenticate che gli uomini saranno buoni e onesti solo se le donne saranno virtuose, senza cedimenti. Ricordate che in voi c’è una forza enorme nel bene e nel male: o siete la salvezza, o siete la rovina. (…)».

    Don Sonzini, citato da Pina Macciachini

    Varese: l'ex Collegio S. Ambrogio, oggi sede della Mensa dei Poveri

  • Maggio
      1915

    Maggio 1915 - DIRETTORE UNICO DEL LUCE!

    Per effetto dell’entrata in guerra dell’Italia, e del conseguente richiamo di don Rudoni, l’arcivescovo di Milano Carlo Andrea Ferrari nomina don Sonzini unico direttore del Luce!.
    Nella foto in basso, don Sonzini (al centro) posa con i primissimi collaboratori del giornale. Alla sua sinistra, la sorella Silvia.

    Don Carlo Sonzini con la redazione del Luce!

  • Dicembre
      1918

    Dicembre 1918 - NASCE LA TIPOGRAFIA DELL’ADDOLORATA

    Viene fondata la Tipografia dell’Addolorata, che stamperà in proprio il Luce! e il Nuovo Eco Gallaratese, un altro giornale affidato alle cure di don Sonzini.
    La tipografia – all’interno delle cui maestranze nascono anche le vocazioni sacerdotali di Antonio Bergonzi e di Umberto Crugnola – viene benedetta da monsignor Morganti, che era stato confessore di don Sonzini negli anni del seminario.

  • 24
      gennaio 1919

    24 gennaio 1919 - NASCE IL PARTITO POPOLARE ITALIANO

    don Luigi Sturzo, fondatore e segretario del Partito Popolare ItalianoIl Luce! saluta con entusiasmo la costituzione del Partito Popolare Italiano, e pubblica una esposizione completa del suo programma.
    Di lì a poco, il 1° marzo, la sezione locale del Partito viene fondata alla presenza del noto sindacalista comasco Achille Grandi.
    Nella foto a fianco, il fondatore del Partito Popolare, don Luigi Sturzo.

  • Novembre
      1919

    Novembre 1919 - SUCCESSI ELETTORALI

    Nelle elezioni nazionali, il Partito Popolare Italiano raccoglie complessivamente 1.176.473 voti, pari al 20,6 per cento del totale, e conquista 100 seggi alla Camera.

  • 1923
      24

    1923-24 - Nasce l’Associazione di Santa Zita

    Associazione Santa Zita

    Nasce a Varese, per iniziativa di don Carlo Sonzini, l’Associazione di Santa Zita per le domestiche. Don Sonzini ne assume la direzione spirituale. In un primo tempo la cura delle giovani domestiche è affidata alle Figlie di Maria Ausiliatrice; in seguito sarà affidata alle Pie Signore di Nazareth.
    (nella foto: Don Carlo Sonzini tra le iscritte all’Associazione Santa Zita. In quarta fila, ultima a destra, si riconosce la futura Madre Generale delle Ancelle di San Giuseppe, Lina Manni)

  • Aprile
      1924

    Aprile 1924 - IL LUCE! PRESO DI MIRA DAI FASCISTI

    Nel clima di pesanti intimidazioni che circonda le elezioni dell’aprile 1924, il Luce! viene preso di mira dai fascisti. A Varese, una squadra di militanti fa irruzione nei locali della Tipografia dell’Addolorata. Gli squadristi, armati di manganello, buttano per aria il piombo delle pagine già pronte per la stampa. A fronte della successiva affermazione fascista, per poter continuare le attività senza incorrere nei veti della questura, il Luce! dovrà in futuro moderare i termini.

    Il 9 gennaio 1925, sul giornale si legge fra l’altro: “L’ondata ci ha raggiunti (…). Sappiamo che i nostri lettore comprendono le difficoltà della modesta opera nostra e compatiscono se, per non toglierci la possibilità di mantenere con loro il contatto settimanale, ci ridurremo a… fare quello che fan gli altri”.

  • 1926
       

    1926 - Inviato a risanare il quotidiano «L’Italia»

    L'ItaliaDon Carlo Sonzini viene chiamato ad incarico molto difficile: dovrà risollevare le sorti de «L’Italia», il quotidiano di ispirazione cattolica che versa in cattive acque. Nell’arco di pochi mesi, don Sonzini imprimerà una svolta decisiva alle attività del quotidiano; ma l’incarico, che non gli impedisce di continuare a seguire le attività del Luce!, della Tipografia dell’Addolorata e della pastorale, risulterà troppo gravoso, costringendolo alla definitiva rinuncia il 18 gennaio 1927.

  • Marzo
      1926

    Marzo 1926 - La TIPOGRAFIA DELL’ADDOLORATA RICEVE IL TITOLO ARCIVESCOVILE

    Il 25 marzo 1926, anche per proteggere la costruzione editoriale di don Sonzini da possibili mire e ritorsioni fasciste, il cardinale Tosi insignisce la Tipografia dell’Addolorata del titolo di Arcivescovile, concedendole anche la facoltà di usare lo stemma arcivescovile.

  • Novembre
      1926

    Novembre 1926 - Il PPI viene sciolto per decreto

    Nel novembre 1926, con un decreto dello Stato, il partito fascista scioglie il Partito Popolare Italiano, e con esso tutti i partiti antifascisti.

  • 11
      Febbraio 1929

    11 Febbraio 1929 - Firma dei Patti Lateranensi

    Firma dei Patti Lateranensi

    Con la firma dei Patti Lateranensi, i rapporti fra la Chiesa e lo Stato Italiano vengono ricondotti alla normalità. Il Luce! saluta il nuovo orizzonte con comprensibile entusiasmo. Nel numero del 12 febbraio, all’indomani della ratificazione del trattato, scrive fra l’altro:

    «I meravigliosi orizzonti che si aprono dinnanzi alla nostra mente sono d’una bellezza e d0una grandiosità emozionante. Libero il Papa di uscire dal Vaticano, Egli porterà nel mondo il fastigio del suo Triregno».

  • 13
      giugno 1934

    13 giugno 1934 - Nasce Casa San Giuseppe

    Varese, via Griffi

    Utilizzando l’eredità paterna, don Sonzini acquista in centro a Varese un vecchio stabile da sistemare. L’edificio, che sorge in via Griffi al numero 5, si trova vicino alla sua abitazione e lungo il percorso che egli segue ogni giorno per recarsi alla tipografia. Al termine dei lavori di restauro, la Casa conta 17 locali, una cappellino, un cortile e un giardino; è dotato di servizi igienici, impianto di riscaldamento, cucina attrezzata, di un piccolo orto e di un pollaio.
    Casa San Giuseppe viene inaugurata ufficialmente il 28 ottobre 1934 e comincia subito ad accogliere giovani domestiche, instaurando fra l’altro un ottimo rapporto di collaborazione con le autorità cittadine, con la Questura e con la San Vincenzo.

  • 1935
       

    1935 - Al via le lezioni di istruzione elementare

    Con il mese di gennaio vengono avviate le lezioni di istruzione elementare destinate alle ospiti di Casa San Giuseppe. Corsi importantissimi, in quanto si rivolgono a giovani perlopiù analfabete e prive di qualsiasi istruzione. Pochi mesi più tardi, nel dicembre 1935, a tutte le domestiche viene distribuito un piccolo catechismo.

  • 1936
       

    1936 - Primo Regolamento di Casa San Giuseppe

    Nel marzo 1936, per stabilire i punti fermi del governo di Casa San Giuseppe, don Carlo Sonzini prepara il primo Regolamento della comunità. Il documento, che si intitola Opera per le domestiche nella Casa San Giuseppe di Varese e che riceve l’approvazione del Cardinale Ildefonso Schuster, fissa una retta irrisoria (5 lire al giorno per la pensione completa, in un’epoca in cui un chilo di pane costa 2 lire); scandisce inoltre la giornata, attribuendo fra l’altro orari e spazi comuni per la pratiche comuni di pietà.

  • 26
      Settembre 1941

    26 Settembre 1941 - Vestizione delle prime Ancelle

    Venerdì 26 settembre 1941 ha luogo la solenne cerimonia della vestizione delle prime Ancelle di San Giuseppe.

  • Luglio
      1941

    Luglio 1941 - Approvazione delle Norme delle Pia Unione delle Ancelle di San Giuseppe

    Dietro suggerimento di Padre Giustino Borgonovo (Oblato di Rho che visita Casa San Giuseppe per tenervi gli Esercizi Spirituali dal 5 al 10 maggio 1941), la comunità delle Sorelle di Casa San Giuseppe assume il nome di Ancelle di San Giuseppe. Poche settimane più tardi, il 16 luglio 1941, il cardinale Schuster approva le Norme della Pia Unione delle Ancelle di San Giuseppe: un testo elaborato con l’intento di farne la bozza dello statuto di una congregazione religiosa.

  • Agosto
      1942

    Agosto 1942 - Carlo Sonzini è Monsignore

    Carlo Sonzini

    Don Carlo Sonzini è nominato Prelato Domestico Di Sua Santità ed acquisisce quindi il titolo di Monsignore.

  • Ottobre
      1942

    Ottobre 1942 - Prima professione delle Ancelle

    Il 2 ottobre 1942 ha luogo la prima professione delle Ancelle: pronunciano i voti tre religiose, alle quali si affiancano sei novizie.

  • 1943
      1945

    1943-1945 - Accoglienza e aiuto agli ebrei perseguitati

    Storia Ebraica di Casa San Giuseppe

    Con l’occupazione tedesca dell’Italia all’indomani dell’8 settembre, Casa San Giuseppe e la Tipografia dell’Addolorata si impegnano in una costante attività in supporto agli ebrei perseguitati e ricercati dal regime nazifascista. Alcune di queste vicende – che vedono protagoniste in prima persona le Ancelle di Casa San Giuseppe – sono narrate nella Storia… Ebraica di Casa San Giuseppe; mentre si valuta in oltre 1.000 il numero delle persone che vengono fatte espatriare grazie a documenti falsi stampati da don Natale Motta, collaboratore di don Sonzini, presso la Tipografia dell’Addolorata.

  • 1944
       

    1944 - Casa San Giuseppe apre a Macugnaga

    Borca di Macugnaga

    Nel marzo del 1944, in seguito al lascito di monsignor Luigi Lanella, l’opera di Casa San Giuseppe si amplia con l’acquisizione di una villa di sedici locali sita a Borca di Macugnaga. Lo stabile viene adibito a luogo di soggiorno estivo per le ospiti di Casa San Giuseppe.

  • 1947
       

    1947 - Apre la Casa di Viggiù

    Casa San Giuseppe - ViggiùApre a Viggiù la Pia Opera Giuseppina e Achille Cattaneo. Si tratta di una nuova struttura che diventerà imponente con l’apertura di una RSA, e che in un primo tempo si dedica all’assistenza delle domestiche anziane, delle parenti anziane dei sacerdoti defunti, dei sacerdoti anziani, malati, soli e poveri.

     

  • 1957
       

    1957 - Celebrazione del funerale

    Solenne funerale di Mons. Carlo Angelo Sonzini, celebrato in Basilica San Vittore a Varese.

  • 1958
       

    1958 - Primo anniversario della morte

    Nel primo anniversario della morte del Padre Fondatore, presso la Basilica di Varese, alle ore 10.00 viene celebrato l’ufficio solenne e la Santa Messa. Sono presenti rappresentanze del Clero, Padre Giovanni Folci con le Suore del Divin Prigioniero e i Seminaristi, Suore, orfanelle e orfanelli, le Sorelle e le ospiti delle case.

  • 1958
       

    1958 - Prima Commemorazione

    Al cimitero di Belforte si celebra la commemorazione di suffragio nel I° anniversario della morte del Rev. Padre. Sono presenti Monsignor Prevosto e altri Sacerdoti.
    Dopo il discorso di apertura, Monsignor Prevosto benedice il monumento in marmo sulla tomba del Padre, mentre le giovani presenti cantano: “Dal tenebroso carcere Signore a te acclamai…”.

  • 1967
       

    1967 - Celebrazioni per il decennale della morte

    Santa Messa a 10 anni della morte del Fondatore, in Basilica. Presiede sua Eccellenza Mons. G. Schiavini; concelebrano otto Sacerdoti, che sono: Mons. Ettore Pozzoni, Mons. Manfredini (Prevosto della città), Don Tarcisio Pigionatti (Rettore del collegio De Filippi), Don Federico Soggetto (Direttore del giornale Luce!), Don Giovanni Folci (Pronipote del Padre), Don Zanetti, Don Giuseppe Mantegazza, Don Egidio Tognazzi e altri Sacerdoti.

    Sono presenti le Autorità e moltissime persone. Viene celebrata la Santa Messa della Beata Vergine Addolorata.

    Nel corso dell’omelia, Sua Eccellenza illustra bene la figura umile del Padre, schivo di ogni sentimento di popolarità; e la sua vita di lavoro intenso soprattutto a favore dei figli del popolo, dei lavoratori, delle persone più umili e più bisognose. Ricorda lo scopo delle case da lui fondate, tutte dedicate a San Giuseppe, perché destinate ad ospitare in prevalenza giovani lavoratrici.
    Sottolinea inoltre lo zelo di giornalista, il suo infuocato parlare dove tuonava nell’annunciare la Santa Verità, poi la scuola e le sue lunghe ore nel confessionale.

    L’omelia si conclude con la lettura del telegramma del Santo Padre e la lettera incoraggiante dell’Eminentissimo Cardinale Colombo di Milano alla nostra Madre Generale Suor Lina Manni.

  • 1967
       

    1967 - Inaugurazione di Via Monsignor Sonzini

    Viene inaugurata a Varese la Via Monsignor Carlo Sonzini Sacerdote educatore.
    Sono presenti il Vescovo di Tortona Monsignor Francesco Rossi, il Prefetto, il Sindaco e numerose Autorità civili e religiose.

    A Casa San Giuseppe Lavoratore nella medesima circostanza vengono benedetti il busto in bronzo del Fondatore e il medaglione con l’effige di Monsignor Sonzini.

    Varese | via don Carlo Sonzini

  • 1972
       

    1972 - Presentazione del volume “Un Apostolo Moderno”

    Un Apostolo moderno - Antonia MassarottoNel giorno della Festa di San Carlo, al termine della Celebrazione Eucaristica, Monsignore Ettore Pozzoni rievoca la figura del Padre Fondatore. Nell’occasione viene presentato il libro «Un Apostolo Moderno» redatto da Antonia Massarotto. Per scrivere questa voluminosa biografia, ha impiegato sei anni di ricerche. Una copia del libro viene donata al Santo Padre il Papa Paolo VI.

  • 1973
       

    1973 - Presentazione alla città della biografia di Mons. Sonzini

    È il giorno della presentazione ufficiale della Biografia scritta dalla giornalista Antonia Massarotto: «Un Apostolo Moderno – Monsignor Carlo Sonzini Canonico Teologo a Varese (1878 – 1957)».
    La prefazione è scritta da Monsignor Ernesto Pisoni.

    Sono presenti le Autorità Religiose e Civili.

     

  • 1977
       

    1977 - Celebrazione del ventennale dalla morte

    In Basilica a Varese viene celebrata la Santa Messa con l’ufficiatura dei defunti in suffragio del nostro Padre Fondatore nel ventennio della sua santa morte. Le Sorelle vi presenziano da tutte le Case.

    Si sperava di avere la sua Salma in Cappella per questa ricorrenza, ma le pratiche non sono ultimate, cosicché si dovrà attendere ancora prima di averlo fra noi.

  • 1978
       

    1978 - 1978

    Il 4 febbraio, nel ricordo del 21° anniversario della morte del Fondatore, viene celebrata una Messa in Basilica a Varese.
    La funzione è presieduta da Don Franco Cardani e concelebrata dai Sacerdoti di Via Griffi.

    Nel corso dell’omelia, Don Cardani esalta le virtù del nostro Venerato Padre, la sua ansia di bene per i più deboli, per gli emarginati, che lo ha spinto a fondare una Famiglia Religiosa, un po’ nascosta e modesta ma sempre accogliente e disponibile ad ogni necessità. Ha paragonato il Padre alla pianta che da frutto e questo frutto sono le sue Opere portate avanti dalle sue figliole con il sorriso e la gioia come lui ha insegnato.

     

    Il 24 giugno ricorre il centenario della nascita di Monsignor Carlo Sonzini. Una solenne concelebrazione Eucaristica alle ore 18,00, presiede Mons. Mario Alberti, il Prevosto, e concelebrano tutti i Sacerdoti ospiti in Via Griffi.
    L’omelia, pur restando nelle letture del giorno, è improntata alla figura del Padre quale Profeta, Maestro, Santo, Uomo di Dio e del prossimo che passò facendo del bene a tutti.

     

    Il 4 novembre, nel giorno di San Carlo, Celebrazione Eucaristica ricordando il centenario della nascita del nostro Venerato Fondatore Mons. Carlo Sonzini e il suo onomastico. Alle ore 18,30 inizia la Santa Messa, presiede Sua Eccellenza Mons. Citterio Bernardo Vescovo Ausiliare e concelebrano Mons. Alberti Mario, Mons. Pozzoni Ettore ed i Sacerdoti ospiti in Via Griffi.

    Il Vescovo Citterio nel corso dell’omelia accosta la figura di San Carlo pastore d’ anime al nostro Padre. Ogni epoca, argomenta il Vescovo, ha le sue particolari necessità; e ad ogni necessità il Signore suscita Apostoli che nella Chiesa continuino l’opera di evangelizzazione. Questo è stato il compito di San Carlo nel suo tempo; così è ancora del nostro tempo. Monsignor Sonzini ebbe l’intuito di elevare il livello spirituale dei fedeli con la parola e con gli scritti. Ancora egli capì la necessità di accogliere in una casa ospitale le ragazze che venivano in cerca di lavoro come domestiche e operaie. Un’ altra attenzione l’ebbe per i Sacerdoti anziani. Intuì pure la cura per le familiari dei Sacerdoti, anime queste spesso ignorate. Il grande cuore di Monsignor Sonzini si adoperò per dare a tutti l’aiuto e il conforto.

     

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Carlo Angelo Sonzini

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